la più potente è quella di cui si sente meno parlare. si fa sentire a suon di bombe, come l'ultima lasciata davanti alla procura generale di reggio calabria. un affronto allo stato. come a dire: 'non abbiamo paura di niente, qua comandiamo noi, dove credevate di essere?'
e probabilmente hanno ragione. se la 'ndrangheta tirasse fuori il suo arsenale, disporrebbe di una potenza di fuoco superiore a quella dello stato. in stretto contatto con i narcos colombiani, la mafia calabrese gestisce il traffico internazionale di cocaina. la cocaina entra a tonnellate per il porto di gioia tauro e viene distribuita in tutta europa. schengen e la moneta unica, una benedizione; ora anche le chat online per accordare scambi e prezzi con serenità. e i proventi sono enormi, impensabili in qualsiasi altro settore. pagare una merce che in colombia cresce come l'edera o l'ortica -perché questo è la pianta della coca: un'erbaccia! - 1 dollaro per rivederla sulla piazza a 100 euro, esentasse.
potenza economica e militare; dunque capacità di corruzione politica o di scontro aperto. a questo punto è ingenuo, se non ipocrita, continuare a sventolare la bandiera della legalità. non è più questione di legalità. qui si sta combattendo una guerra. soltanto che, a differenza delle guerre normali, quella alla droga non finisce mai.
venerdì 8 gennaio 2010
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