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giovedì 17 dicembre 2009

L'arma dell'ironia


Oggi in Italia bisogna riconoscere a giornalisti e operatori dell'informazione  -quella vera! -un grande valore per il loro altissimo livello di sopportazione. Travaglio ha dedicato tutta una vita alle vicende di Berlusconi, lo conosce meglio di quanto Berlusconi conosca se stesso. Potrebbe indicargli alcune delle sue malefatte di cui perfino lui stesso, il premier, si era scordato. Io non ce l'avrei mai fatta a dedicare tutta una vita a un uomo del genere. Mi sarebbe sembrato uno spreco di tempo. Come guardare la televisione. E Berlusconi è uno soltanto. Pensate a un Gasparri. Come si fa a rispondere a uno come Gasparri?

Non si può. Non c'è discussione, non ci sono argomenti. Oppure Chicchitto, Bonaiuti... Capezzone! La loro tecnica è sperimentatissima: accusano l'avversario di quello che fanno loro. Puntano tutto a farti saltare i nervi. Violento è stato il gesto a piazza del Duomo l'altra sera, senz'altro. Soprattutto controproducente. Pensate se lo psicolabile gli avesse tirato una pizza in faccia, oppure un caffellatte, insomma qualcosa che non facesse male ma avesse ridicolizzato il premier. Invece gli ha tirato una miniatura in bronzo del Duomo di Milano.