sabato 14 marzo 2009
NO AL NUCLEARE.
Questo blog aderisce alla campagna "NO AL NUCLEARE" lanciata da KudaBlog, a cui si sono già incatenati altri 66 blog.
Il referendum abrogativo del 1987 sancí l'abbandono da parte dell'Italia del ricorso al nucleare come forma di approvigionamento energetico. Da quello stesso giorno l'Italia avrebbe dovuto puntare sull'innovazione e la ricerca. Detto no al nucleare, bisognava virare con forza verso forme alternative d'energia. E l'Italia ora sarebbe all'avanguardia mondiale delle rinnovabili. Invece c'era Craxi al governo, con la Democrazia Cristiana, Berlusconi operava ancora dietro le quinte, e come lui la mafia (ora entrambi sulle luci della ribalta). Sono vent'anni che l'Italia non produce più nulla. Soprattutto non produce idee. Ma sarebbe meglio dire che è la politica in Italia a non produrre nulla, perché il paese reale è più attivo di quello che ci vogliono far credere. Ci sono un sacco di potenzialità. C'è solo una classe politica che ha succhiato il sangue della nazione. Che ci ha spogliato di mille occasioni. Potevamo essere all'avanguardia nell'energie rinnovabili e oggi esportarle in America, se subito dopo il referendum avessimo imboccato quella strada. Ma ne abbiamo imboccata un'altra e continuiamo a esportare mafia e corruzione.
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