
Probabilmente nella sua immaginazione di prete, ossia persona che ha fatto il voto di castità, il sesso doveva necessariamente presentarsi a quel modo. Mille volte potenziato dall'effetto combinato di desiderio represso e immaginazione. Le cose poi, quando si traducono nella realtà, sono molto più moderate di come ce l'eravamo immaginate. Vale per desideri e paure. Che sono due gran bugiardi. Quando un desiderio diventa realtà risulta essere molto meno di ciò che ci aspettavamo. Lo stesso vale per le paure. Quando diventano realtà risultano essere molto meno di ciò che temevamo, se non del tutto infondate.
Quando un normalizzatore vede qualcosa che lo spaventa (un trans, la droga o il sesso dionisiaco), pensa che, se la cosa non venisse controllata e repressa, esploderebbe. Tutti diventeremmo trans, drogati o faremmo chissà quali pratiche sessuali. Un po' come uno che non mangia mai, non può altro che avere una fame tremenda; ugualmente chi non fa mai sesso può solo avere un desiderio "dionisiaco". Un realista invece, sa che certe cose esistono, e che occupano un certo spazio, ma non più di tanto. Che la realtà le contempla, o meglio noi le contempliamo nella realtà. Ad ogni modo sa che non c'e niente di cui aver paura. Che il sesso lasciato a se stesso, non diventa affatto dionisiaco. Tutt'altro: si normalizza. Come amerebbero dire i normalizzatori. Con i quali, nel fondo, potrebbe anche esserci una concordanza di obbiettivi, ma con i quali, di sicuro, c'è una totale divergenza su mezzi e strategie per raggiungerli.
Se le droghe fossero legali, se gli omosessuali, i trans, insomma i diversi fossero accettati per quel che sono, il loro numero non aumenterbbe certo per questa ragione. Probabilmente diminuirebbe. Rimarrebbero comunque delle minoranze. Molti normalizzatori però hanno una visione completamente distorta della cosa. Cioè credono che se dai a una persona la libertà di drogarsi, quella non farebbe altro dalla mattina alla sera. Oppure, per rimanere in attualità, se dai a una ragazza la possibilità di abortire, la ragazza non troverebbe niente di meglio da fare che far fuori embrioni a tutto spiano. C'è bisogno invece, secondo i normalizzatori, del loro sano giudizio per impedire a una madre di decidere in coscienza come usufruire della propria libertà. O di come un ragazzo deve spendere le sue giornate e quali sostanze e in che misura, casomai, somministrarsi.

(Immagini: Milo Manara)
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