L'ultimo dei Comunisti

In Italia una vera economia di mercato non è mai esistita. Le grandi aziende sono nate e prosperate in un continuo scambio di favori con la politica. Agnelli aveva bisogno dello Stato quanto lo Stato di Agnelli. Berlusconi ha costruito il suo impero televisivo con leggi promulgate all'occorrenza, prima da Craxi poi da lui stesso. Senza l'intervento della politica le aziende di Berlusconi sarebbero finite da un pezzo, schiacciate sotto il peso di una leale concorrenza.

Berlusconi invece, come gli altri prima di lui, utilizza tutti i mezzi a sua disposizione per mantenere il proprio controllo sul mercato e generare profitti per le sue imprese. E i mezzi di cui ora dispone sono pressoché illimitati.

Vi ricordate i decoder per il digitale terrestre che venivano commercializzati da una società del fratello? E che dire del progressivo affossamento della Rai nel portare avanti politche suicide che solo favoriscono Mediaset? Ad esempio il recente caso del mancato accordo tra la Rai e Sky con una perdita di oltre 50 milioni di euro per la prima.

Lo stesso a quanto pare sta succedendo con la pubblicità su Internet e la diffusione della banda larga. Il ministro Brunetta aveva fatto una proposta interessante: investire 800 milioni di euro per portare la banda larga ovunque sul territorio nazionale. Ma il digital divide per il momento non verrà colmato, perché Gianni Letta ha corretto il ministro dicendo che in tempo di crisi non ci si può permettere investimenti di tali proporzioni -fatta eccezione per il Ponte sullo Stretto, s'intende.


Segnalo a tal proposito un interessante articolo dove s'ipotizzano ragioni ben distinte sul congelamento dei fondi volti a dotare l'Italia di una connettività alla pari con gli altri paesi europei. Secondo l'articolo, Berlusconi starebbe preparando una nuova società, Mediamond, pronta a monopolizzare l'ingente afflusso di pubblicità su Internet che seguirebbe alla diffusione della banda larga. Negli altri paesi - dati precisi vengono nell'articolo -televisioni e giornali stanno perdendo ingressi pubblicitari a favore di Internet. In Inghilterra addirittura, la rete ha già sorpassato la televisione.
In Italia invece, solo una volta instaurato un monopolio, ancor prima che il giro d'affari miliardario prenda piede, si potrà allora dare inizio alle danze. La legge, lo Stato al servizio degli interessi di una determinata classe politico-finanziaria. Piuttosto ristretta per altro: Berlusconi e i suoi soci.

A me questo ricorda molto il sistema sovietico, che in sostanza era già quello che poi è venuto ad essere dopo la caduta del Muro e la fine del comunismo: il paese spartito tra poche oligarchie, tra pochi privilegiati "soviet". Viene da pensare che in Italia, nel modo di gestire il potere e gli affari, l'unico vero comunista che sia rimasto in circolazione è proprio Berlusconi.

Berlusconi che va dando del comunista a tutti quanti. È proprio vero il detto: "Dimmi chi critichi e ti dirò chi sei!"