lunedì 12 aprile 2010

papa perdona tutti

la chiesa cattolica e il sesso, troppo ci sarebbe da dire. ora vengono fuori gli scandali sulla pedofilia. i vertici ecclesiastici avrebbero insabbiato le denunce per difendere il buon nome della chiesa, senza minimamente curarsi di chi si erano presi cura anche troppo! cose orribili sono successe. 200 bambini sordomuti, il caso della scuola di verona con sodomia, rapporti orali, violazioni del corpo e soprattutto dell'anima, nell'anima di un bambino affidato alle tue cure!

alcuni propongono allora l'abolizione del celibato per i preti. se potessero sposarsi anche loro, tutto risolto. ma anche qui è parlare per eufemismi, perché in fondo quello che si vuol dire non è tanto che i preti si possano sposare e avere una famiglia, ma semmai che possano godere di una sessualità libera (quello che dovremmo fare tutti), non repressa durante anni (direi millenni!) e quindi deviata. perché la sessualità (eros) è una forza innarrestabile, rigeneratrice, meravigliosa. e se la si reprime non può che diventare più forte, e se non può incanalarsi in pratiche diciamo ammissibili, stimola l'immaginazione di una persona (se vuoi leggi quest'altro post) spingendola verso le pratiche più perverse.


la chiesa ha insabbiato i casi. poteva fare altrimenti? a pensarci bene, non poteva. non erano tanto in gioco le sorti di un paio di preti, o di duecento, ma della chiesa stessa: della sua indentità. la chiesa è costruita per intero sulla negazione del corpo, sulla repressione della sessualità, sull'esaltazione della sofferenza (vedi via crucis). o prendiamo il matrimonio cattolico, basato in gran parte sull'esclusività sessuale, ossia la monogamia. se nella maggior parte dei matrimoni gli uomini tradiscono le mogli, qual è l'atteggiamento repressivo della chiesa? l'adulterio è peccato. potrebbero mai dire che magari è peccato l'opposto, vale a dire il matrimonio cattolico? no, non potrebbero. e chi se ne frega di quello che poi è la realtà delle cose. la si nega e punto. chi se ne frega se l'africa muore di aids. quello che importa è la nostra idea. se poi l'idea risulta essere inutile, se non dannosa, e la realtà la smentisce ogni giorno: non è sbagliata l'idea, è sbagliata la realtà (si chiama metodo cattolico).

allora per la chiesa ammettere che il proprio paradigma è sbagliato sarebbe un sucidio politico. e la chiesa questo non lo farà mai, perché la politica - questo mondo - le è sempre interessato molto di più di quell'altro.

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