venerdì 3 aprile 2009

L'anima di Saviano


Questo ragazzo ha qualcosa di straordinario. Ha pubblicato Gomorra a 26 anni. Dice di averne impiegato uno per scriverlo e altri cinque per documentarsi. Ciò vuol dire che a soli 20 anni non aveva altro in testa che raccontare la camorra. Lui stesso ha dichiarato che quest'ossessione era dovuta a una specie di fascinazione per gli aneddoti feroci e eccessivi della vita dei clan. Boss che strangolano qualche infame con la corda del provolone, che si fanno portare una tigre in gabbia da mostrare agli amici, che costruiscono la propria casa come quella di Scarface e ne escono arrestati come fossero divi del cinema. Materia epica che solo aspettava di essere narrata. Poteva anche viverla ma ha scelto di raccontarla.

Saviano sembra fatto della stessa materia che dà vigore alla sua prosa. Incisiva come la lama di un coltello, la sua scrittura ha la forza di una pugnalata. Per quello che è e per come scrive, per il successo che gli tributano, ricorda Jack London, ma senza avere ancora perduto quella purezza vitale che si tradisce dal suo sorriso.

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