domenica 16 novembre 2008

Meglio un silenzio che mille parole




Barack sembra una persona seria. Tutto il senato americano applaude Berlusconi. Meno uno. Il solo a non lasciarsi coinvolgere dall'imbarazzante euforia generale. Era il primo marzo 2006 e ancora non lo conoscevamo. Le circostanze erano diverse, ma Obama era già lo stesso. La persona che avremmo incominciato a conoscere da lí a un anno, dal febbraio 2007 quando annunció ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.

Lo strumento YouTube ci permette in qualche modo di speculare sul vero carattere di un personaggio pubblico. Di cogliere e valorizzare i suoi comportamenti, le sue parole, perfino gli atteggiamenti, anche in maniera retrospettiva, gettando luce su quello che poi sarà il suo modo di fare futuro. Nel caso, visto che Obama sul momento neppure si doveva sentire osservato, il suo singolare astenersi dall'applaudire o addirrittura dall'alzarsi in piedi, non fa che accreditargli una ancor maggiore credibilità. Almeno sul piano delle intenzioni. Insomma, il ragazzo ci sembra verace e senz'altro presente a se stesso. Staremo a vedere.

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