domenica 10 gennaio 2010

gente senza dignità


lasciando stare tutt'altro tipo di considerazioni, che sono comunque quelle pertinenti, ma di cui si occupano firme certo più prestigiose e autorizzate della mia. rispetto al razzismo, la paura del diverso, lo sfruttamento e la schiavitù.

seguiamo invece la logica dei maroni e dei bossi, che lamentano la troppa tolleranza. ma troppa tolleranza verso chi? c'è una legge, che non porta il mio nome, che dice che i clandestini non possono lavorare in italia. ora tutti questi negri che lavoravano nei campi di rosarno, si può sapere per chi lavoravano?

c'andavano nei campi, no? qualcuno li chiamava e li faceva lavorare, giusto? e allora che adesso risponda questo qualcuno di aver infranto la legge che porta il nome del segretario del partito di cui maroni fa parte e di quell'altro che adesso si vende come un democratico.

quello che la 'ndrangheta fa nei campi del sud, la lega lo fa nelle fabbriche del nord. se una persona non ha diritti e non può reclamare nulla, accetta qualunque condizione di lavoro. 20 euro al giorno, 15, 10! non ha alternativa, è un clandestino. può essere espulso in qualsiasi momento. è fuori della legge.

se invece, al contrario, fosse dentro la legge, allora potrebbe rivendicare gli stessi diritti di un italiano. esigere una paga minima sindacale e, per tanto, non sarebbe più un concorrente sleale contro il quale non può e non potrà mai competere un lavoratore italiano con le carte in regola.

soltanto che questo ragionamento è già troppo complesso per essere afferrato da un esponente di base della lega che grida fuori agli immigrati perché ci rubano il lavoro. i dirigenti della lega invece, certi industriali del nord-est come le mafie del sud, ce l'hanno chiarissimo. gente senza dignità che solo conosce il profitto.

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