martedì 5 gennaio 2010

Coppia libera tutti!, by Ilenia Suma


Oggi sono stata a guardare il mio alluce per una buona mezzora nel tentativo che questo, insieme a un’attenta rilettura di Kant, mi faccia capire se sono un’immorale e una puttana.
Imputata e avvocato di me stessa, colpevole di desiderare l’uomo di un’altra, ho portato sul banco dei testimoni Lombroso, che contro ogni possibile opposizione ha confermato il suo scientifico punto di vista: «Le prostitute, come i delinquenti, presentano caratteri distintivi fisici, mentali e congeniti, tra questi l’alluce prensile».
Quindi io, che l’alluce prensile ce l’ho…, sorvolo sulla coincidenza: l’alluce non fa di me una puttana più di quanto aver da bambina rubato all’Upim le pecorelle e il pastorello da mettere nel presepe fa di me una delinquente.
Quando a testimoniare è Kant la cosa si fa seria, non gli si chiede neppure di giurare sulla Bibbia. Lui dice: «Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me», e se ne va, senza neppure guardarmi.
Mi viene in aiuto Céline, sdrammatizzando, «L’amore è l’infinito abbassato all’altezza dei barboncini» dice.
Nel tentativo di trovare un’accettabile via di mezzo, ipotizzo che il tradimento senza inganno non esista, che il tradimento sta nell’ipocrisia, nella menzogna generata dall’indisponibilità del partner ad accettare la verità, dalla sua gelosia.
La gelosia però, quel voglio che tu sia mio e di nessun altro, non fa necessariamente parte dell’amore, e non è ineliminabile. Generata dalla sessuofobia delle religioni e dall’ideale egoista-borghese di trasmettere con certezza il patrimonio ai propri eredi (che hanno reso inaccettabile qualunque tipo di cessione della propria donna), ha trovato legittimazione nel matrimonio cattolico-borghese, che i due ideali sposa.
Consigliere numero uno di Mitterrand, continua ad analizzare problematiche e soluzioni economico-sociali per interi continenti, chiamo per ultimo Jacques Attalì, perché ritengo possa avallare il mio pensiero: se quest’uomo non può essere solo mio, potrebbe almeno essere anche mio: cercando di tendere verso una sana possessività (voglio averti, ma non pretendo l’esclusività.).
Attalì parla una buona mezzora, ma il succo del discorso è che «Oggi, in Occidente, viviamo i prodromi di una società futura destinata a superare il modello monogamico dei rapporti amorosi a favore di altre variegate forme di relazione. Nei tempi a venire la monogamia sarà archiviata come il retaggio di un lontano passato in cui si cercò di istituzionalizzare l’istinto sessuale dell’essere umano per costituire un tipo di organizzazione della società in cui le istanze religiose ed economico-sociali fossero pienamente soddisfatte».
Ai navigatori l’ardua sentenza.

(FONTE: Ilenia Suma on blog.lasiciliaweb.it/wp_primaledonne/)

1 commento:

  1. quando parlano di morale, l’80% delle volte i puritani si riferiscono al sesso. non si è capito perché il sesso debba essere più importante da un punto di vista morale di un piatto di pasta. la gelosia, come tutto, è una reazione emotiva appresa. ha a che fare con l’egoismo, il controllo e la paura. l’attrazione erotica non può venir ingabbiata in una relazione monogamica. l’attrazione erotica è indispensabile, per mantenere lo spirito leggero e il petto libero. la repressione erotica infatti, soffoca. difficile però, riprodursi e perpetuare la specie al di fuori di un nucleo familiare. e avere figli è bello. in noi allora vivono le due contrapposte tendenze: monogamica e poligamica…o poliandrica. diciamo che il buon senso mi porta a proporre un compromesso: una monogamia amichevole -senza gelosia -, comprensiva -si può amare più di una persona alla volta -e affettuosa -non è un problema!

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