sabato 16 maggio 2009

Più palle per tutti, by Vittorio Zucconi


Arrivati a questo livello di surreale follia da circo, la strategia migliore per chi non amasse il Cavalier Barconi, ex cav. Palpeggioni, ex cav. Papi, potrebbe essere quella di votarlo e di aumentare ancora la sua ormai dilagante vanità, costringendolo a fare numeri sempre più azzardati, come il giocoliere che deve lanciare in aria sempre più palle, per divertire e distrarre il pubblico. La popolarità è un’amante terribile, che non si accontenta di ninnoli, sottosegretariati, particine in commedia, portafogli o poltroncine. E’ una cortigiana insaziabile, che ogni giorno deve essere nutrita con regali e favori sempre più stravaganti per continuare a concedersi, perchè basta che ti tenga un poco il broncio, che il 75% (vero o falso non importa) diventi il 70% e subito nel Paese dei Campanelli qualcuno dice che ti sta tradendo e tu non sei più quello di una volta. Dunque, invece di sparpagliare voti fra i partiti non berlusconiani, disquisendo se sia più oppositore vero il tizio o il caio, se sia più “de sinistra” quello mio o quello tuo, nessuno dei quali è in grado di dare veramente fastidio all’imperatore fino a quando staranno tutti dispersi, gli avversari dovrebbe continuare ad alimentare la relazione fra il vanesio e la popolarità, come si darebbero cabaret di cannoli a un diabetico, botti di rum a un alcolista, cerini a un piromane. Il destino deve compiersi fino in fondo, l’occupazione e quindi la devastazione devono essere totali e tutti i veleni racchiusi nel ventre di questa Italia e accumulati in decenni di trasformismi e di eufemismi, che il governo sta facendo rigurgitare per nutrirsene e per soddisfare la Pompadour dei sondaggi, devono uscire all’aperto. Berlusconi non ha inventato niente, ci sta semplicemente bombardando con le munizioni che noi gli abbiamo offerto. L’Italia è magnifica quando è costretta a ricostruire.

(Fonte: zucconi.blogautore.repubblica.it)

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