giovedì 19 marzo 2009

Save Italy, the heart of Europe


In un incontro organizzato dall'associazione Res-Publica, l'altra sera sono venuti a parlare a Fano, nelle Marche, Salvatore Borsellino e Luigi De Magistris, quest'ultimo annunciando la sua discesa in campo, o meglio, in trincea. Non ho potuto assistere. Avrei stretto con calore la mano di Borsellino, e dato una pacca sulle spalle a De Magistris, cosí, perché ci stava. Fra le cose che mi hanno riferito amici che erano presenti, una in particolare vorrei riportare, un dato tecnico. Ha affermato De Magistris che solo la Calabria riceve ogni anno 4 miliardi (4.000.000.000) di euro di fondi europei per lo sviluppo. Una delle regioni più povere d'Italia che conta con due milioni di residenti, ma solo uno effettivo. Ciò vuol dire che se quei soldi venissero ripartiti equamente al milione (1.000.000) di residenti reali, vecchi e bambini inclusi, ognuno riceverebbe ogni anno 4.000 euro. Bella sommetta, mica male in tempo di crisi. Paradossalmente penso che i mafiosi li comprino per molto meno quei voti. Se un disperato non vendesse sull'immediato il proprio voto per quattro spiccioli o uno straccio di contratto di lavoro, in breve gli ritornerebbe in tasca molto di più. E poi dicono che l'etica non paga.

Se poi mettiamo che più persone, qualche giovane per esempio, di quelle che idealmente riceverebbero 4.000 euro ciascuna, si unisse per portare avanti un'idea e costruire insieme un'impresa, quanta ricchezza ancora si genererebbe?

Io ho vissuto nel sud della Spagna per diverso tempo. Altra regione considerata depressa dall'Unione Europea, e che per questo si è vista innondare di fondi comunitari. Bene, in Andalusia ci sono autostrade meravigliose che tagliano distese riarse al sole d'agosto, ed entrambe le cose sono gratuite: i deserti e le autostrade. Ci sono depuratori e centrali fotovoltaiche. A Tarifa, l'estrema punta sud del continente, dove in estate si riversano i surfisti di mezzo mondo, hanno eretto foreste di mulini giganti che neppure Don Chisciotte oserrebbe sfidare.

In Italia, invece, siamo più artistici. Noi creiamo opere d'arte concettuale. Autostrade che nascono dal nulla e muoiono sulla parete d'un palazzo, ponti sospesi che connettono luoghi immaginari, templi greci a ridosso di colorate palazzine in cemento armato, vulcani al di sotto di centri abitati per scaldarsi in modo ecologico, e treni ad alta lentezza per promuovere l'abito della lettura.

sud Spagna:

sud Italia:

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