sabato 27 marzo 2010

uscire dall'ipoCRISIa

Finalmente una notizia che da tempo era stata pronosticata su questo blog: la legalizzazione delle droghe per uscire dalla crisi economica. Succederà come è successo con l'alcol negli anni '30. La criminalità organizzata sempre più ricca e lo stato sempre più in difficoltà portarono Roosvelt a pronunciare la celebre frase, parafraso: "Credo che sia giunto il momento di farsi una birra!" Non è che all'improvviso scoprirono che l'alcol non faceva poi così male, o addirittura faceva bene, fu innanzitutto per ragioni economiche.

A quanto pare impariamo solo quando la dura realtà ci mette di fronte a qualcosa che non possiamo più negare. Quando sbattiamo la testa contro il muro della nostra stessa ipocrisia. Perché l'economia e l'etica, in fondo, sono intimamente legate, molto più di quanto immagiamo. Comunque... Se a novembre passasse il referendum in California, e i vantaggi economici e morali della legalizzazione diventassero evidenti a tutti, magari fra un paio di anni - o forse prima - ascolteremo Obama dire: "È giunto il momento di farsi una bella canna!"

lunedì 8 marzo 2010

1945, elsa morante

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua
carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli
avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di
ogni autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una
parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte
per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva
naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare
il suo voto al forte piuttosto che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il
tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie
sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di
facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un
partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le
sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza,
offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile
enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed
è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico
senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario,
buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di
coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti,
di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico
volgare
, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si
immagina sempre di essere il personaggio che vuole
rappresentare."

sabato 6 marzo 2010

annozero sul caso morgan

solo l'altra sera ho potuto vedere la puntata di annozero sul caso morgan. abbastanza deprimente devo dire. mi aspettavo di più da un programma come quello di santoro, ma si vede che era solo un ripiego per evitare di parlare di politica.

fra tutto quello che è stato detto non ce n'è stato uno che abbia centrato il punto, tra l'altro piuttosto chiaro. bonaga che la menava sul bisogno del dionisiaco da parte di tutte le civiltà, quando morgan ammetteva che usava la coca come antidepressivo, ossia non ricerca del dionisiaco ma del più volgare benessere.

quell'altro che aiuta i ragazzi nelle scuole e insisteva ancora sulla teoria del passaggio dello spinello all'eroina, dando una prova di tale ignoranza sul tema che quando i ragazzi di oggi lo ascoltano devono chiedersi di che stia parlando.

tutti che parlavano con attenzione e cautela perché i giovani dovevano essere educati, dimenticandosi che il problema della coca coinvogle molto più gli adulti dei giovani. in fondo i giovani sono intelligenti, e vedono quante menzogne si dicono su un tema con cui si trovano a contatto per strada tutti i giorni.

a parte morgan alla fine della puntata nessuno che avesse detto con decisione che le droghe non dovrebbero essere illegali. l'uso che andrebbe proibito, casomai, è proprio quello che ne fa lui: l'uso terapeutico. finché le droge si prendono per divertirsi non c'e nessun problema, la dipendenza entra in gioco quando le dorghe si prendono per curarsi